top of page

PROTEZIONE FAUNA SELVATICA

Il valore di questo habitat a livello faunistico è strettamente connesso con la presenza di specie di uccelli nidificanti legate alle praterie secondarie e agli arbusteti. E’ probabilmente l’unico sito toscano con presenza del Frosone (Coccotharaustes coccotharaustes) come nidificante, in aumento negli ultimi anni. Importante è inoltre la presenza di numerose specie di chirotteri, legati ai siti carsici in particolare e rilevanti popolamenti di Anfibi legati al sistema di pozze d’acqua e abbeveratoi.

Tuttavia, dal confronto tra i censimenti degli anni ’90 con quelli più recenti, si sono rilevati preoccupanti dati di emergenza faunistica per molte altre e numerose specie.

In particolare agli uccelli nidificanti, quali il Biancone (Circaetus gallicus), la Sterpazzola di Sardegna (Sylvia Conspicillata) la quale non è più stata rilevata dopo gli anni ’99, la Bigia Grossa (Sylvia Hortensis) presente fino agli anni ’90 e l’Ortolano (Emberiza Hortulana), presumibilmente estinto, molto comune fino agli anni ’80.
Ricerche effettuate nel 2003 hanno fatto ipotizzare l’estinzione dell’Ululone (Bombina Pachypus), anuro caratterizzato dalla pancia gialla, particolarmente apprezzabile nei corsi d’acqua dell’Appennino e nelle Foereste Casentinesi.
Infine, anche i preziosissimi lepidotteri (Euplagia) si sono ampiamente ridotti, così come numerose specie di chiroterri tra i quali il barbastello, il rinolofo euriale e l’orecchione bruno.

bottom of page