I CAVALLI SELVAGGI
DELLA CALVANA
I Cavalli in Calvana sono uno dei motivi per cui ci si innamora profondamente di questa terra.
Sono stati il punto d'incontro per tutti noi di A.S.S.C., uno dei punti cardine della nostra motivazione. Impreziosiscono ogni paesaggio e fanno rimanere a bocca aperta coloro che si addentrano nel territorio per la prima volta.
Questi animali, oramai inselvatichiti da più generazioni, vivono in armonia con un territorio a volte molto aspro.
Questi animali al momento non hanno un piano di tutela e molte volte negli ultimi anni siamo stati chiamati a prestare soccorso a quelli di loro che, per vari motivi, si trovavano in difficoltà.
Come il piccolo Crostino trovato incastrato in una pozza di fango ad appena un giorno di vita;
Nina, che nel suo secondo giorno di vita è caduta in un dirupo pieno di rovi e la madre l’ha abbandonata dopo aver perso la speranza;
Margot, che stava morendo di parto per una distocia;
non ultimo Neri, che stava tentando di sopravvivere con una gamba rotta già da molti mesi, e tanti altri che abbiamo accompagnato per terminarne le sofferenze.
Un’altra delle nostre mascotte è ormai Gambatorta, detto così per ovvie ragioni, dato che presenta un arto fratturato e calcificato in una posizione molto innaturale. Per gli appassionati di cavalli suonerà strano sapere che un cavallo conviva con una frattura di un arto anteriore completa, dato che solitamente i cavalli vanno incontro a morte per svariati motivi in questi contesti, anche se curati.
Quasi a voler fare da baluardo della particolarità di questi cavalli, della loro resistenza e della loro tenacia, lui convive da molti anni con questa situazione ed è sopravvissuto a infezione, malattie e soprattutto scampato alla predazione dei lupi.
Più volte si è cercato di catturarlo ma, per adesso, lui non sembra proprio voler collaborare!
Monitoriamo il suo stato di salute da lontano e speriamo che abbia bisogno di noi il più tardi possibile, mentre sorridiamo alle espressioni incredule di chi lo vede, ce lo segnala e ne ascolta la storia.
Lui e tutti gli altri animali di cui vi abbiamo parlato sono stati segnalati (a volte anche soccorsi) da persone che si trovavano in Calvana e che, tramite gli Enti e le Forze dell’Ordine, ci hanno chiamati per aiutarli, in forma volontaria.
Abbiamo quindi sentito l'esigenza di preoccuparci oltre che del territorio anche di loro.
Tra i nostri obiettivi c'è quello di sviluppare un protocollo di emergenza per il recupero degli animali in difficoltà e di protocolli operativi per quando si dovessero verificare emergenze come siccità e carenze alimentari straordinarie.
Altre misure riguardano la messa in sicurezza del territorio sia per questi animali che per tutti gli altri selvatici e per i frequentatori della Calvana.
Presto ve li presenteremo uno ad uno. Facciamo censimenti fotografici periodici e abbiamo dato a ciascuno di loro nomi toscani!
In Italia, ed in generale al mondo, situazioni sovrapponibili dove sia possibile vedere cavalli inselvatichiti in libertà sono più uniche che rare.
Al momento ci stiamo gemellando con la realtà dell’Aveto, in Liguria, che come noi vuole tutelare la sua popolazione di cavalli liberi, patrimonio di tutti.