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Protocollo d'intesa Salvaguardia e Sviluppo SIC Calvana

In questo 2020 abbiamo lavorato per costituire un tavolo di lavoro attraverso il Protocollo d'intesa, al fine di riunire le amministrazioni locali e la ricerca per poter trovare insieme le soluzioni necessarie allo Sviluppo e alla Salvaguardia della Calvana.

E così il 30 ottobre scorso abbiamo finalizzato le firme del protocollo con tutti gli interlocutori, dopo un dialogo iniziato mesi fa.

Comune di Barberino del Mugello, Comune di Calenzano, Comune di Cantagallo, Comune di Prato, Comune di Vaiano e il DAGRI dell'Università di Firenze, insieme alla nostra Associazione, sono gli attori coinvolti in questo lungo percorso di crescita del territorio.

Attraverso il Protocollo d'intesa le parti si impegnano a partecipare insieme agli obiettivi del Progetto RiVivi Calvana, un disegno di conservazione e di sviluppo che vede il coinvolgimento di volontariato, partecipazione a strumenti di finanziamento, coinvolgimento dei produttori locali, iniziative di ricerca scientifica e promozione del turismo lento e dell'educazione ambientale.

Il progetto RiVivi Calvana, è il quadro di insieme dei nostri intenti, insieme alle Amministrazioni Comunali che interessano il territorio del SIC (sito di interesse comunitario) La Calvana. - (codice IT5150001)

Tra i vari assessorati all'Ambiente, Cultura e Turismo dei Comuni coinvolti, insieme al compito di ricerca dell'Università, la nostra Associazione si pone obiettivi di medio-lungo termine.

Le tre sfere di interesse del progetto:

1. Salvaguardare l'ambiente e la biodiversità (inteso come Ecosistema che vede la Flora e Fauna parte dell'ambiente circostante).

2. Favorire iniziative per la conservazione dell'habitat e della fauna selvatica.

3. Sviluppare l'ambito del turismo Sostenibile, ecoturistmo e turismo lento, coinvolgendo anche le realtà aziendali che sono una valore importante e di forte attrazione Turistica. La leva turistica, permette anche di conoscere direttamente le emergenze da tutelare, la valorizzazione di uno stile di vita a contatto con la natura e avvicinarsi alla natura attraverso l'educazione ambientale, non solo per i più giovani, ma anche per gli adulti.



Di seguito i punti salienti degli obiettivi del Protocollo:

- Ricerca Scientifica ad opera dell’Università di Firenze (dipartimento DAGRI) sugli habitat soggetti a tutela;

- Recupero delle praterie attraverso interventi di decespugliamento;

- Mantenimento nel tempo delle azioni di ripristino delle praterie attraverso l’incoraggiamento del pascolo e dello sviluppo dell’attività agro-pastorale;

- Recupero sentieristica, pulizia delle aree di pascolo e non soltanto;

- Valorizzazione dell’ecoturismo e dell’escursionismo, attraverso informazione adeguata, cartellonistica e digitalizzata;

- Protezione della fauna esistente, rispetto alle emergenze di siccità;

- Attività di comunicazione diretta, educazione ambientale e ogni forma di attività che si sposi a contatto diretto con la natura;

- Valorizzazione dei mestieri in natura, per conferire valore ad attività lavorative ancora poco affermate e incoraggiate, attraverso programmi formativi adeguati e multidisciplinari;

- Aggregazione dell’offerta produttiva e turistica presente sul territorio;

- Comunicazione con le realtà produttive e turistiche per conferire loro opportuna informazione sulle forme di finanziamento esistenti.


Il nostro impegno come Volontari e Soci in questo progetto è il massimo, con le nostre competenze, la nostra passione, l'organizzazione e non da meno il nostro tempo.

Certo che abbiamo bisogno di ricorrere a strumenti di finanziamento pubblici per poter realizzare molte delle azioni più rigorose che richiedono interventi diretti e su questo l'impegno dei Comuni sarà fondamentale.

Per questo ogni volontario, non solo direttamente sul campo, ma attraverso le sue conoscenze trasversali sarà prezioso per la nostra crescita.


Foto: Ottavia Poli

Testo: Eliana Serra



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